Panoramica
8 Agosto 2019
600 ANNI DI CHIESA E FORTEZZA E POI NEGLI ULTIMI 300 CHIESA E CONVENTO. LA MORTE NEL 1328 DI GALEAZZO I° VISCONTI. OGGI “CASA DI NAZARETH”
Domina la città di Pescia da un’altura di mezza collina a nord-ovest, una costruzione imponente ma elegante, di un giallo che si ravviva alle prime ore della mattina. Chiesa e Convento di Castello, la prima risposta che il turista potrà ottenere dal cittadino mediamente informato. Se si fa qualche ricerca in più ne viene un mix di mura, ex fortezza, Chiesa dalle varie denominazioni (che viene almeno dal 1119) e presenza di numerose Congregazioni nel tempo e perfino per un certo periodo Seminario Vescovile. Vediamo di fare un po’ di ordine.
Ex Fortezza: non meraviglia la posizione ed ancor oggi c’è una presenza di antiche mura della fortezza e delle Mura di Pescia. Contemporaneamente i documenti certi ci parlano della Chiesa prima adiacente, poi annessa. Spesso si scrive dell’anno 1130 quando si cita “il Castello o Fortezza di Pescia, Castello di Bareglia“, “prope Ecclesiam Sancti Andreae in Castello de Barellia”. Esiste però di poco precedente (1119) anche un testamento che li nomina, sempre riportato nelle “Memorie” di Francesco di Ottavio Galeotti (che cita documenti della Chiesa di Lucca).
Il Castello di Bareglia, prenderà poi il nome anche di “Castel Leone”. Tra la demolizione completa del Castello di Bareglia e la costruzione del nuovo Castel Leone del 1338, si registra anche un episodio significativo, la morte tra quelle mura di Galeazzo I Visconti, il 6 Agosto 1328. Un grande personaggio dell’epoca, Signore di Milano e Piacenza, vicario imperiale, marito di Beatrice d’Este.
“…malatosi sotto Pistoia si fece portar a Pescia per curarsi, ma fu così terribile il male, che senza poter pigliar miglioramento alcuno, si morì quivi…”
La Chiesa di Sant’Andrea subirà nel tempo notevoli modifiche mentre sui resti ed entro la recinzione della fortezza demolita sarà costruito il Convento così come appare oggi.
E veniamo alle denominazioni della Chiesa: novecento anni fa Sant’Andrea (e Bartolomeo), come del resto oggi, Sant’Andrea. Fino al 1981, arrivo dell’ attuale Congregazione Famiglia di Nazareth , era conosciuta come “Mater Orphanorum”. Dal 1919 erano infatti presenti i Padri Somaschi con il loro Orfanotrofio ( “Istituto San Girolamo Emiliani”) dai numeri purtroppo notevoli. Da un opuscolo del 1955 riproduciamo – grazie a Don Zeno Beghini – una foto con circa 50 ragazzi, ma sappiamo che in qualche periodo ne furono ospitati molti di più. Prima ancora dei Padri Somaschi, dal 1674 al momento della definitiva demolizione della fortezza, vi erano stati i Frati minimi di San Francesco di Paola. Dal 1784 al 1821 sede del Seminario Vescovile.
Oggi Chiesa e Convento sono gestiti dalla “Famiglia di Nazareth” per le attività della congregazione, ritiri spirituali, convegni, incontri con ragazzi, ragazze e famiglie. Per saperne di più c’è il sito http://www.operafamigliadinazareth.it/chi-siamo/ . Possiede anche una bella sala convegni, una sala giochi con biliardo, biliardini ecc., campi basket e calcetto in cemento con altissime reti (perché i palloni non finiscano nella sottostante città!). La Chiesa è grande, curata, con alcune tele che sembrano di pregio, con altre purtroppo mal ridotte; un barocco non eccessivo. Grande scalinata frontale, con una Statua della Madonna collocata nel 1989.
Difficile percorso in auto, passando di fronte al Palazzo del Podestà (o Palagio); piccola strada asfaltata ma tortuosa e che lascia spazio in buona parte del percorso solo per un’auto. I pedoni hanno due alternative suggestive: la prima la mulattiera che nasce a fianco della Chiesa di Santo Stefano e percorre via San Policronio, diretta a Monte a Pescia (si trova poi una deviazione a destra verso il Castello). L’altra è una scalinata ripida che nasce all’angolo nord del Palagio e che giunge all’ingresso del complesso. Ovviamente è un bel punto panoramico, verso un po’ tutte le direzioni. Si domina la città sottostante, la collina di fronte con il campanile e paese di Uzzano. Da un altro lato si vede la vicina Casa di Riposo di San Domenico con, a distanza, il Convento di Colleviti, fino a intravedere Montecarlo.
Testo italiano e foto di Paolo Landi.
English version below
Chiesa e Convento di “Castello”, anche ex Fortezza, una “convivenza” quasi millenaria. Una posizione eccezionale, dominante Pescia.
Una panoramica della Chiesa e Convento “di Castello” (ndr).
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Segni delle antiche mura della città e della Fortezza convivono oggi intorno a Chiesa e “Casa di Nazareth” nelle 3 foto che seguono:
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Eccezionali panorami dal “Castello”. In questo scatto (sopra): di fronte la Casa di Riposo San Domenico con la Chiesa, più in lontananza l’altura con il Convento di Colleviti e si arriva a vedere il paese di Montecarlo.
Sulla destra il sottostante Campanile della Chiesa di Santo Stefano. Sulla sinistra il Campanile della Cattedrale; buona parte della città è “dominata” dal “Castello”. (foto sopra)
Dalla porta di ingresso della Chiesa di Sant’Andrea, la statua della Madonna posta nel 1989 dai Padri Somaschi e sullo sfondo la città. Sulla collina di fronte si vede il paese di Uzzano Castello con il suo Campanile.
L’opuscolo sulla Chiesa e l’Orfanotrofio pubblicato nel 1955 dai Padri Somaschi, rimasti a “Castello” circa 60 anni.
Nell’opuscolo del 1955 una significativa foto dei Padri Somaschi con circa 50 ospiti, orfani o bisognosi di assistenza. Ringraziamo Don Zeno Beghini per la riproduzione.
Biliardi e biliardini a disposizione dei ragazzi e ragazze che frequentano i “ritiri” e gli incontri presso la “Casa di Nazareth”.
Calcetto e basket su cemento (si notano di fianco notevoli mura antiche).
Un altro scorcio dei campi da gioco (ndr).
Per chi ha fatto i tanti scalini (oppure la mulattiera) dal Palazzo del Podestà (o Palagio) ancora …una scalinata, quella di fronte alla Chiesa di Sant’Andrea. Novecento anni fa, più modesta, fiancheggiava la vecchia Fortezza, poi finì per trovarsi “prigioniera” dentro il nuovo Castel Leone. Ora fiancheggia “Casa di Nazareth”.
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La Chiesa di Sant’Andrea, spaziosa, luminosa, di un barocco non eccessivo. Presentiamo qualche foto dell’interno:
Una delle tele che arricchiscono Sant’Andrea.
Un dettaglio dell’altare.
Dettaglio della Sacrestia.
Un confessionale.
English version (summary):
PHOTO-NEWS 20: THE “CASTLE OF PESCIA”, TODAY CALLED “CASA DI NAZARETH” (HOUSE of NAZARETH)
600 YEARS OF CHURCH AND FORTRESS AND THEN IN THE LAST 300 YEARS CHURCH AND CONVENT.
THE DEATH IN 1328 OF GALEAZZO I° VISCONTI. TODAY “CASA DI NAZARETH” (HOUSE OF NAZARETH).
It dominates the city of Pescia from a hilltop in the north-west, an imposing but elegant building of a yellow that revives in the early hours of the morning. Church and Convent of “Castello” (castle), the first response that tourists can get from the average citizen informed. If you do some more research it comes to a mix of walls, a former fortress, a church of various denominations (which comes at least from the year 1119), and the presence of numerous congregations over time and even for some time Episcopal Seminary.
Translation by the editorial staff.
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