Panoramica
16 Gennaio 2022
Innumerevoli realizzazioni a suo nome ed una vita sociale molto intensa. Famoso durante tutta la stagione del Liberty, un po’ trascurato per mezzo secolo ma “rivalutato” soprattutto negli ultimi venti anni. Ricordato anche per aver reso navigabile la Pescia nelle feste di Maggio del 1886.
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Un personaggio eclettico, una lunga vita operosa, un elenco di cariche, riconoscimenti, progetti redatti ed in buona parte portati a termine anche a distanza di tempo, visto anche che visse in tempi non certo facili dal punto di vista sociale, finanziario e con l’Italia in guerra dal 1911 (Libia) fino al 1918.
Non si fermò agli edifici ma progettò anche parchi e giardini dopo aver visitato le principali città termali d’Europa. Si deve a lui tutto l’impianto del Parco delle Terme, ammirabile anche oggi nonostante il periodo non facile che la proprietà attraversa. Per chi vuol approfondire suggeriamo di leggere Claudia Massi, l’architetto che ha studiato Giulio Bernardini su questo tema, ma anche sulla sua attività di restauratore e progettista di opere private e pubbliche, sia a Pescia che a Montecatini ed altre città (Firenze, Pisa, Salsomaggiore, Agnano, Casciana Terme, Lamporecchio, S.Piero Agliana, Castelfiorentino ecc…).
https://rsa.storiaagricoltura.it/pdfsito/125_9.pdf
Nuovi viali, parchi dove erano viti e boscaglia, nuovi stabilimenti termali, una serie di villini, Kursaal, buona parte della Montecatini di oggi, quella che ha avuto il riconoscimento Unesco, porta la firma di Giulio Bernardini. Sarebbe noioso fare l’elenco, basti qualche cenno: Grand Hotel La Pace, Bristol, Scannavini, Eden, ristrutturazione Locanda Maggiore; stabilimenti Torretta, Excelsior, Fortuna, Tamerici.
Abbiamo detto personaggio eclettico, poliedrico: insegnante di disegno nelle scuole tecniche e serali (a titolo onorifico), presidente di quasi tutte le istituzioni a Pescia (Misericordia, Banda Musicale, Pro Pescia, Cassa di Risparmio, Tranvia , Conservatorio di San Michele, Filodrammatica, consigliere comunale ed assessore). Fu anche storico, poeta, collaboratore de “La Nazione”. Impegni anche a Montecatini, nella Pro Montecatini e nella Commissione Edilizia.
Era nato a Pescia il 16 agosto 1863 e vi morì il 3 marzo 1946. Una vera celebrazione dei suoi meriti è avvenuta con due giornate di convegno a Montecatini Terme e Pescia il 16 e 17 novembre 2001, con la pubblicazione poi degli Atti, 207 pagine, in “Valdinievole studi storici”, numeri 5-6, gennaio-dicembre 2002, a cura dell’architetto Claudia Massi. Oltre alle autorità , interventi di Francesco Gurrieri, Valerio Tesi, Luigi Zangheri, Gianluca Belli, Andrea Ercolini, Andrea Ottanelli, Cesare Bocci, Elsa Bartolini, Lucia Corradini Petrocchi, Annalisa Ercolini, Gigi Salvagnini.
In politica prese parte attiva pur rimanendo in posizione clerico-moderata, non risulta la sua iscrizione al Partito Nazionale Fascista e questo gli costò la riconferma, nel 1927, alla carica di Ispettore onorario agli scavi e Monumenti della Valdinievole che deteneva dal 1897. Su pressioni del Fascio di Pescia gli fu preferito Don Gildo, Ermenegildo Nucci, autore di molti scritti sul “suo” San Francesco e su altri monumenti locali. Del resto Giulio Bernardini era stato, sempre nel 1927, schedato come oppositore al regime, insieme ad altre 17 persone. Curioso che nel rapporto di “schedatura” al Prefetto di Lucca si scriveva dei suoi sentimenti cattolici, della sua appartenenza al Partito Popolare fino al 1924, del suo non dimostrarsi oppositore e di godere della “massima stima perché affabile e laborioso”.
Sul laborioso poi, come abbiamo visto, non ci sono proprio dubbi. Se l’opera di Giulio Bernardini si svolse prevalentemente a Montecatini all’inizio del Novecento, nei 15 anni di fine Ottocento la sua attività fu frenetica a Pescia, la sua città medievale e rinascimentale che non gli offriva certo la possibilità di disegnare molto ex-novo ma che gli permetteva di partecipare al restauro, al recupero di opere importanti come il Palazzo Cecchi, il Palagio, Palazzo del Vicario, San Francesco, Campanile di Veneri, Campanile di Colleviti, Campanile di Montecarlo; ex novo alcuni Villini, stile liberty naturalmente, oltre che ad alcune Cappelle al Cimitero di Pescia.
Fu strenuo difensore del Santuario di Pie’ di Piazza contro chi ne chiedeva l’abbattimento, viste le condizioni precarie, le difficoltà di finanziamenti e l’ostacolo che rappresentava per la viabilità. Ne curò il progetto di restauro che prevedeva i dettagli e dopo qualche anno di attesa riuscì a vederne la felice esecuzione.
Altra curiosità: Giulio Bernardini è ricordato come l’artefice di un progetto dal sapore goliardico che nel 1886 riuscì a portare a termine, aveva appena 23 anni, reduce però dalla collaborazione con il padre Alessandro e lo zio Bernardo, decoratori, stuccatori, costruttori, in particolare dalla sua partecipazione al restauro del Teatro “Dante” di Sansepolcro (Arezzo).
Per le Feste del Maggio 1886 lanciò l’idea di rendere navigabile il tratto della Pescia tra il Ponte di San Francesco ed il Ponte del Duomo. Tra difficoltà tecniche, ricerca di finanziamenti, di permessi delle varie Autorità, alla fine Giulio Bernardini riuscì nell’impresa, fece venire barchini dal Padule, barche da Pisa e Livorno e la curiosità ed il divertimento non mancarono. E’ rimasta celebre la foto della cartolina che pubblichiamo, tratta dal bel volume “Pescia il volto di ieri” dalla raccolta di immagini d’epoca di Giovanni Magnani, a cura del figlio Galileo Magnani, che ringraziamo.
Il Comune di Montecatini Terme ha intitolato a Giulio Bernardini una piccola via, una traversa al termine del Viale Baccelli (del resto già nel 1912 “La Lanterna” – credo con sarcasmo – proponeva di intitolare a Bernardini l’attuale viale IV Novembre tanti erano i progetti da lui firmati su quel tracciato). Pescia non pare che abbia fatto finora altrettanto. Nemmeno è riportato tra i nati o morti a Pescia su Wikipedia.
Nella vita familiare ci fu un brutto periodo con la morte del fratello, la morte della moglie Cesarina Jori, seguita dalla morte anche del primogenito Carlo. Successivamente sposò Fiora Ravaglia e da questo matrimonio nacquero cinque figlie.
Foto attuali e testo del dottor Paolo Landi
In una delle foto, alcuni dei testi utilizzati. Ringraziamo in particolare l’architetto Claudia Massi, il prof. Galileo Magnani, l’Istituto Storico Lucchese sezione Valdinievole-Pescia, la Regione Toscana Giunta Regionale.
Le foto vogliono dare appena un cenno del lavoro svolto da Giulio Bernardini, sia a Pescia che a Montecatini Terme. In particolare si può fare un confronto tra una foto attuale del Santuario di Pie’ di Piazza a Pescia e la situazione in cui versava quando ne fu progettato il restauro. La locandina della passeggiata “Montecatini Liberty” si riferisce al 2015 e riporta una parte dello storico stabilimento Excelsior progettato da Bernardini.
La piantina con 19 punti essenziali del Liberty a Montecatini è tratta dalla pubblicazione della Regione Toscana “Le Stagioni del Liberty in Toscana” Itinerari tra il 1880 e il 1930. Sono gli anni proprio del massimo impegno di Giulio Bernardini. Nella pianta in particolare il Parco Termale progettato dal Bernardini e la numerazione si riferisce in buona parte ad opere firmate dallo stesso.
English version below
English version (summary)
Photo-news 60: Giulio Bernardini. He restored his ancient city of Pescia and “invented” the modern thermal Montecatini.
Countless projects in his name and a very intense social life.
He was famous throughout the Liberty season, a bit neglected for half a century but “revalued” especially in the last twenty years. He is also remembered for having made the Pescia river partially navigable in the May celebrations of 1886.
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Bernardini was an eclectic figure, he had a long industrious life and a list of assignments, awards, projects drawn up and largely completed even after some time, also considering that he lived in times that were certainly not easy socially, financially and with Italy at war from 1911 (Libya) until 1918.
He didn’t stop at the buildings, but also designed parks and gardens after visiting the main spa towns in Europe. To him we owe the entire plant of the “Parco delle Terme” of Montecatini, which can still be admired today despite the difficult period for tourism and property.
The list of photographs shows only some of the main works designed and built or restored by Bernardini.
Translation by the editorial staff
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