16 Agosto 2021

RIMANGONO NUMEROSE LAPIDI E… I DUBBI SUL  MOTTO  “O ROMA, O MORTE!”

L’intera  giornata di Garibaldi a Pescia e Collodi e la cura con “benefico risultamento” a Monsummano Terme. La lapide con “O Roma, o morte!”, ma il grido non è documentato per Pescia.

Giuseppe Garibaldi trascorse alcuni  giorni in Valdinievole nel luglio del 1867, sessantenne, in gran parte in cura nella Grotta Giusti di Monsummano Terme (12 “bagni” nel  “portentoso calorico della  Grotta”), attestando in seguito di aver avuto un “benefico risultamento” per il suo corpo reduce da tante battaglie e sofferente di artrite  reumatoide.

Dedicò un’intera giornata a Collodi e Pescia (8 luglio). Rimangono a ricordo una serie di lapidi e di proclami registrati dai cronisti locali. In Piazza Grande a Pescia (allora Vittorio Emanuele, oggi Mazzini) una inusuale lapide con i simboli massonici. Nessuna prova  che in quell’occasione sia stato lanciato il celebre grido “O Roma, o morte!”,  che alcune fonti ritengono fosse stato pronunciato già nel 1862 a Palermo.  Si conoscono almeno  tre versioni di cronisti sul  discorso  in  Piazza  Grande a Pescia, davanti a casa Allegretti dove è posta ancor oggi la lapide che ho fotografato.  Nessuno riporta la citazione in quei precisi  termini, passati alla storia.  Le cronache riportarono  che  dalla folla si levasse il grido “Roma” ed il Generale avrebbe “risposto” che era sicuramente nel suo pensiero, che si sarebbe dovuto andare là e presto, che senza Roma non ci sarebbe potuta essere, in Italia, quiete, prosperità e sicurezza. Tutti concordi che il discorso, improvvisato, finisse con il suo “addio” e grandi applausi.

Era un lunedì, 8 Luglio 1867, per Pescia e Collodi una giornata particolare.  Piuttosto presto, alle 6:15 del mattino, era giunta alla Porta Fiorentina la carrozza del Generale, proveniente da Monsummano, accolta da autorità e popolazione. La carrozza proseguì però per Collodi, dove Garibaldi visitò Giardino e Villa Garzoni. Al ritorno, a Pescia, sosta, visita e pranzo a Villa Sismondi ospite dei Desideri, la  Villa  dove oggi ha sede la Biblioteca Carlo Magnani. All’interno ed all’esterno due lapidi ricordano la visita di Garibaldi. Nel pomeriggio, in piazza Grande, sempre a Pescia, Garibaldi parlò alla folla riunita più o meno dove si trova la lapide fotografata con simboli massonici che cita “O Roma, o morte!”.

Nelle  altre foto presentiamo: la Villa Sismondi  dove fu ospitato Garibaldi, presso gli  eredi dell’economista e storico ginevrino Jean Charles Léonard Simonde de Sismondi.  L’evento è ricordato da una lapide all’esterno e da una targa all’interno: la lapide posta all’ingresso del Palazzo del Vicario, sede del Comune di Pescia, nel 1882, nel trigesimo della morte di Garibaldi, infine una panoramica di Collodi con Giardino e Villa  (che già nel 1867 godevano di  buona fama).
In Valdinievole risultano altre  lapidi  a Montecatini Terme (dove non  ci fu però una sosta quel 8 luglio 1867) ed anche  a Monsummano Terme, presso la Grotta Giusti.
Garibaldi ringraziò successivamente per l’ospitalità ricevuta, con una lettera,  sia il proprietario di Grotta Giusti,  il signor Nencini-Giusti, che il medico dottor Turchetti  riconoscendo tra l’altro di aver ricevuto  un “miglioramento dai mali che mi tormentavano…”.

Collodi con vista di Giardini e Villa Garzoni, e castello: