Panoramica
30 Giugno 2020
RITROVATA UNA LAPIDE DEDICATA AL MAGGIORE LANDUCCI, EROE PESCIATINO DI CURTATONE, MA ANCORA IGNOTA LA SUA SEPOLTURA.
Ci sono stati sviluppi rispetto alla Foto-notizia 37 (link diretto http://pescia.iltuopaese.com/city/pescia/listing/foto-notizia-37-i-caduti-di-pescia-a-curtatone-nella-I-guerra-dindipendenza/) dedicata ai caduti di Pescia a Curtatone nella Prima Guerra d’Indipendenza del 1848, il maggiore Ferdinando Landucci ed i giovani Luigi Marchi e Cesare Scoti, ricordati nella lapide posta all’ingresso del Palazzo del Vicario, sede del Comune.
Ricordavo come tutti i caduti, militari e studenti, facessero parte del “Corpo d’operazione toscano”, diretto dal generale De Laugier contro gli Austriaci per “l’italica indipendenza”, impegnato nella battaglia del 29 maggio 1848 nella zona del Santuario delle Grazie di Curtatone.
In realtà il Maggiore Ferdinando Landucci si era scontrato contro gli Austriaci già il giorno 10 maggio e moriva il 12 maggio, per le ferite riportate nel combattimento che lo vide eroe sia secondo le parole che seguono di Enrico Mayer, pedagogista e scrittore livornese (1802-1877), sia per quelle nella “Narrazione Istorica” dello stesso Generale De Laugier (che riportiamo anche nella foto “… Mostrò nel combattere, siccome negli estremi momenti, anima forte e veramente Italiana…”).
Lesse Enrico Mayer, il 13 maggio alle “Grazie” la seguente epigrafe:
“Qui di fronte alle mura di Mantova,
il XII maggio MDCCCXVIII,
i militi della santa crociata,
concorsa ne’ piani lombardi
a propugnare la italica indipendenza,
deponevano la salma
del maggiore toscano Ferdinando Landucci,
trafitto da colpo mortale,
mentre con pochi guerrieri che presidiavano Le Grazie,
respingeva e incalzava l’austriaco assalitore,
più potente di numero, più misero di virtù,
o prode italiano,
la vista del tuo sepolcro sgomenti il nemico il nemico,
che rallegrò di sua fuga,
il tuo sguardo morente.”
Aveva celebrato il funerale il Cappellano Giambastiani del “Corpo Toscano”. Si narra che lo avesse dovuto celebrare in sostituzione del ritroso sacerdote locale, simpatizzante, sembra, per… gli Austriaci. L’originale dell’epigrafe dettata dal Mayer non è stato ritrovato e potrebbe esser stato sepolto con il Maggiore Landucci…ma sepolto dove?
La domanda non ha trovato ancora soluzione, l’unica traccia scritta rimane quella riportata ne “La Guardia Civica di Pescia” da Lando Silvestrini e Mauro Pallini (che riprendevano N.Giorgetti, “Le armi toscane…”, secondo il quale il Maggiore Landucci “era stato sepolto in un oratorio privato nel Mantovano”).
Avevo anche scritto di aver io stesso richiesto al Santuario, se fosse stato sepolto lì, ricevendo però risposta negativa.
La foto-notizia n.37 di quale mese fa, come dicevo in apertura, ha avuto degli sviluppi. La mia ricerca è stata fortunatamente letta da due appassionati e studiosi di memorie Risorgimentali, il livornese Libero Michelucci ed il mantovano Cesarino Spezia, in contatto tra loro. Mi hanno così fatto sapere che circa 5 anni fa lo stesso Spezia aveva ritrovato in un deposito del Santuario una lapide dedicata al Maggiore Landucci, un tempo murata come altre nella facciata del Santuario, poi tolta in occasione di uno dei tanti restauri.
Cesarino Spezia ha faticato non poco per ottenere che la lapide fosse nuovamente collocata e stavolta nel monumento che sorge proprio a Curtatone. La lapide (che presento prima e dopo la ripulitura, nelle foto gentilmente fornite dallo stesso Cesarino Spezia) è passata di proprietà dalla Chiesa al Comune di Curtatone e collocata poco prima dell’anniversario del 29 maggio 2020 nella zona del Monumento (ma Cesarino Spezia si sta adoperando per ottenerne migliore visibilità, ponendola possibilmente alla base della stele stessa). Dai contatti avuti è emersa l’informazione reciproca che non è ancora noto il luogo di sepoltura dell’eroico Landucci, in sostanza mentre in Toscana si era convinti che la salma fosse rimasta a Mantova, i mantovani pensavano che fosse a Pescia. Per il ritrovamento della lapide del 1883, la sua recente collocazione al Monumento di Curtatone ed il materiale fornito, un ringraziamento allo studioso Cesarino Spezia (ed a Libero Michelucci che ha fatto da tramite). Al momento della morte il Maggiore Landucci era assistito dal figlio, sergente nello stesso “Corpo Toscano”, che il Granduca chiamò immediatamente a far parte della sua scorta personale. Non è noto al momento il suo nome. Secondo i documenti consultati da Cesarino Spezia potrebbe essere uno di altri due Landucci presenti negli elenchi: Augusto e Pietro.
Testo italiano e foto di Paolo Landi.
English version below
Le foto della lapide al Maggiore Landucci, e della attuale collocazione al Monumento di Curtatone, sono state gentilmente concesse da Cesarino Spezia.
English version (summary)
Photo-news 47: FOUND A MEMORIAL TABLET DEDICATED TO THE HERO MAJOR LANDUCCI, FALLEN OF PESCIA IN CURTATONE (NORTHERN ITALY), BUT STILL UNKNOWN HIS BURIAL.
There have been developments with respect to the Photo-news number 37 dedicated to the fallen of Pescia in Curtatone in the First War of Independence in 1848, Major Ferdinando Landucci and the youngs Luigi Marchi and Cesare Scoti, remembered in the plaque placed at the entrance of the Palazzo del Vicario, the seat of the Municipality of Pescia (Pistoia, Tuscany).
Translation by the editorial staff
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