Panoramica
25 Giugno 2019
Da più di 500 anni, braccio laico della Chiesa nel volontariato assistenziale e di soccorso. Abiti tradizionali e organizzazione odierna.
Una piccola città di provincia, eppure due grandi ed amate realtà del volontariato assistenziale e di soccorso: la “Misericordia” e la “Pubblica Assistenza”. Iniziamo dalla Venerabile Arciconfraternita di Misericordia, conosciuta familiarmente come “Misericordia”, prima di tutto per una “precedenza” di anzianità : la fondazione nei primi anni del 1500.
Anche all’interno delle varie “Misericordie” si tende a dimostrare l’antichità della data di fondazione. Ebbene tutti i siti web consultati riconoscono che Pescia si trova nei primi 12 o 13 posti per l’anzianità nella “classifica” nazionale. Perché una posizione incerta? Wikipedia cita l’anno 1510, altri mettono in relazione la fondazione (o quanto meno il progetto) della Misericordia di Pescia con la data del 13 aprile 1506, quando “…la Vergine Maria posta all’Altare della Concettione nella Chiesa di San Francesco mostrò alcuni segni miracolosi…” (come racconta nelle sue “Memorie di Pescia” del 1659 Francesco di Ottavio Galeotti). L’evento richiamò, come si può pensare, molti fedeli e pellegrini e favorì sicuramente la nascita della “Misericordia” anche a Pescia; del resto a Firenze avevano incominciato a parlarne nel 1244 e nel 1321 i “fratelli” avevano già acquistato una casa per farne la sede stabile e pubblicamente riconosciuta, pronti ad avere un ruolo importante soprattutto durante le varie epidemie di peste che seguirono.
La data che però il “Magistrato” della Misericordia di Pescia considera valida deve essere il 1514, poiché nel 2014 sono stati celebrati ufficialmente i primi 500 anni dell’Arciconfraternita.
Comunque: anno più, anno meno, poco importa. Importa sottolineare il grande lavoro svolto nei secoli, a partire dall’assistenza svolta nel periodo della Peste “Manzoniana”, che fece un gran numero di vittime anche a Pescia, nel 1630 in particolare. Con la loro cappa nera, con il cappuccio (“buffa”) che lascia vedere solo gli occhi, i “fratelli” vengono ricordati per la loro presenza a cerimonie religiose e funebri fino a qualche decennio fa. Un tempo era anche vera “divisa”, vero abito di servizio, consentendo anche anonimato nel compiere opere buone e livellamento nelle classi sociali. Oggi la “cappa” e la “buffa” -magari accompagnate dalle torce accese – vengono vestite soltanto in circostanze particolari o manifestazioni ufficiali. Con la buffa non calata e le torce è avvenuto anche nei giorni scorsi a Pescia, in occasione della processione della Madonna di Pie’ di Piazza.
Un cenno alla prestigiosa sede nella piazza principale di Pescia: “a mezzo di Piazza Grande” (oggi Piazza Mazzini); fu un tempo Magione “succursale” dei Maestri Ospitalieri di Altopascio o del “Tau”. Il “Tau” di Altopascio e non il “Tau” degli Antoniani dello “Spedale” sull’altro lato del fiume, la cui Chiesa di S.Antonio Abate ed alcuni edifici importanti sopravvivono ancor oggi inseriti nella moderna cittadella ospedaliera dei SS. Cosma e Damiano.
La “Misericordia” ha oggi naturalmente servizi e mezzi moderni e fa parte della Confederazione Nazionale. E’ guidata da un organo collegiale, il “Magistrato”, attualmente presieduto dal dottor Carlo Corradini, che fu anche Sindaco di Pescia dal 1980 al 1983. Ha un centinaio di volontarie e volontari operativi. Negli anni -meglio sarebbe dire nei secoli- la Misericordia ha preso parte attiva anche in occasione di calamità naturali e situazioni di emergenza.
Testo e foto di Paolo Landi.
English version below
La tradizionale cappa con cappuccio, la “buffa”, dei “fratelli” della Misericordia di Pescia. © Paolo Landi.
Antico “carrino” di soccorso e lettiga. © Paolo Landi.
La sede della Misericordia di Pescia, nella piazza principale, Piazza Mazzini. Occupa la storica Magione “succursale” dei Maestri Ospitalieri di Altopascio o del “Tau”. © Paolo Landi.
Un’altra immagine del palazzo dove risiede la Misericordia, con i mezzi di soccorso sulla piazza (ndr).
© Paolo Landi.
Sulla facciata lo stemma combinato della famiglia Capponi (argento/nero) con quello del “Tau” dei Maestri Ospitalieri del celebre Spedale di Altopascio che a Pescia aveva qui una sorta di Magione “succursale”. La famiglia Capponi era legata ai Maestri Ospitalieri da “giuspatronato” (giuspatronato: un privilegio legale, regolamentato dal Diritto Canonico). © Paolo Landi.
Due foto della Piazza Grande di Pescia (oggi Piazza Mazzini). © Paolo Landi.
In entrambe, scattate dai lati opposti sud e nord, si vede costantemente davanti alla sede una ambulanza della Misericordia – a metà della piazza – pronta ad intervenire. © Paolo Landi.
La locandina del 2014 relativa alla celebrazione dei 500 anni della Misericordia di Pescia, con una mostra e con una relazione su “Peste ed appestati. L’impegno della Misericordia”. © Paolo Landi.
La Misericordia fu ricostituita nel 1842 dopo che nel 1785 era stata soppressa dal Granduca Pietro Leopoldo la compagnia attiva a Pescia dai primi anni del Cinquecento. Questa era la sede storica, a fianco della Chiesa di San Francesco, prima del trasferimento nella piazza principale nella ex “succursale” degli Ospitalieri di Altopascio.
© Paolo Landi.
English version
Photo-news 17: in Pescia one of the oldest “Misericordie” of Italy
For more than 500 years, lay arm of the Church in volunteer assistance and relief. Traditional clothes and today’s organization.
A small provincial town, yet two great and beloved realities of voluntary assistance and rescue: the “Misericordia” (Mercy) and the “Pubblica Assistenza” (Public Assistance). We begin with the “Venerable Archconfraternity of Mercy”, known familiarly as “Misericordia”(Mercy), first of all for a “precedence” of seniority: the foundation in the early 1500s.
Even within the various “Misericordie” there is a tendency to demonstrate the antiquity of the date of foundation. Well, all the websites consulted recognize that Pescia is in the first 12 or 13 places for seniority in the national “ranking”. The date that the “Magistrate” of the “Misericordia di Pescia” (Mercy of Pescia) considers valid must be 1514 since in 2014 the first 500 years of the Archconfraternity were officially celebrated.
It is important to underline the great work done over the centuries, starting with the assistance provided during the period of the “Manzonian” Plague, which also caused a great number of victims in Pescia, in particular in 1630. With their black cape, with the hood (“buffa”) that lets only the eyes see, the “brothers” are remembered for their presence at religious ceremonies and funerals until a few decades ago. Today the “cape” and the “buffa” -may be accompanied by lit torches- are only dressed in special circumstances or official events.
A mention of the prestigious headquarters in the main square of Pescia: “in the middle of Piazza Grande” (today Piazza Mazzini); it was once Magione “branch” of the “Maestri Ospitalieri di Altopascio” (Master Hospitallers of Altopascio) or of the “Tau”. Today, the “Misericordia” has naturally modern services and means and is part of the National Confederation. It is led by a collegial body, the “Magistrate”, currently chaired by Dr. Carlo Corradini, who was also Mayor of Pescia from 1980 to 1983. It has a hundred operating volunteers. Over the years – it would be better to say in the centuries – the Misericordia has also taken an active part in natural disasters and emergency situations.
© Paolo Landi.
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