Panoramica
17 Maggio 2023
Il capolavoro esposto in cattedrale fino al 30 luglio grazie al progetto Uffizi Diffusi
Dopo oltre trecento anni, La Madonna del Baldacchino di Raffaello torna nella cattedrale di Pescia dove si trovava a cavallo tra Cinquecento e Seicento. Fino al 30 luglio il capolavoro del maestro urbinate si può ammirare all’interno della Cappella Turini grazie all’iniziativa Uffizi Diffusi, progetto ideato da Eike Schmidt, direttore de Le Gallerie degli Uffizi, che promuove la circuitazione di opere conservate presso il museo fiorentino in altri luoghi della Regione Toscana.
La Madonna del Baldacchino venne realizzata da Raffaello tra il 1506 e il 1508 ed è l’unica opera ad oggi nota, fra quelle di grandi dimensioni e di destinazione pubblica appartenenti al periodo fiorentino del grande artista. La mostra è nata dalla collaborazione tra le Gallerie degli Uffizi, la Diocesi di Pescia, La Fondazione Caript e il comune di Pescia e permette ai visitatori di ammirare il capolavoro nella collocazione antica e in dialogo con la copia seicentesca di Pier Dandini, portando l’attenzione sulla ricostruzione del tessuto storico e delle vicende artistiche collegate alla genesi e alla fruizione dell’opera stessa. La mostra acquista così una importante connotazione di valorizzazione del territorio e delle sue connessioni culturali.
Qui il link al depliant: Raffaello.LaMadonnadelBaldacchino_depliant PDF
La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00. Per motivi di sicurezza l’accesso alla Cappella Turini è consentito a un massimo di 20 persone ogni 20 minuti. La prenotazione è quindi fortemente raccomandata e può essere effettuata accedendo al sito www.madonnadelbaldacchino.it. Il costo del biglietto intero è di 12 euro, ridotto di 9 euro (gruppi composti da ameno 15 persone, ragazzi dai 14 ai 25 anni, residenti nei comuni della Diocesi di Pescia, possessori di un biglietto di ingresso dei musei aderenti al Sistema Museale Pistoiese), gratuito per i bambini fino a 13 anni. Con un unico biglietto è possibile visitare anche il Museo Civico di Palazzo Galeotti e la Gipsoteca Libero Andreotti, aperti dal lunedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Per tutte le informazioni: info@madonnadelbaldacchino.it.
English version below
La Madonna del Baldacchino di Raffaello
SCHEDA STORICO-ARTISTICA
Raffaello Sanzio
Madonna del Baldacchino
1506-1508
Olio su tela
cm 248×216 (dimensioni originali della tavola) – cm 280×216 (con l’ampliamento del 1697)
Questa pala è l’unica, ad oggi nota, fra quelle di grandi dimensioni e di destinazione pubblica appartenenti al periodo fiorentino di Raffaello. Della sua storia sappiamo molto grazie alla testimonianza di Giorgio Vasari che ricorda come Raffaello avesse ricevuto la commissione del dipinto dalla famiglia Dei, titolare di una cappella nella chiesa di fiorentina di Santo Spirito. Chiamato a Roma nell’autunno del 1508 da papa Giulio II che gli affidò la decorazione dei suo appartamenti in Vaticano (oggi noti universalmente come Stanze di Raffaello), l’Urbinate lasciò incompiuta la pala per i Dei che dunque non raggiunse mai la chiesa e fu rimpiazzata nel 1522 dalla Sacra Conversazione di Rosso Fiorentino, anch’essa oggi esposta nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti. Dopo la morte di Raffaello (o forse anche prima), la Madonna del Baldacchino fu acquistata da Baldassarre Turini, potente segretario di Leone X e datario apostolico, grande amico di Raffaello di cui fu pure esecutore testamentario, rampollo di una delle famiglie più in vista di Pescia, che la destinò alla cappella della sua famiglia nella Cattedrale della sua città natale. Qui rimase fino al 1697, anno nel quale fu comprata dal Gran Principe Ferdinando de’ Medici, figlio del granduca Cosimo III ed erede al trono granducale. La vendita scatenò violente reazioni da parte dei pesciatini, profondamente legati al culto della Vergine e al quadro di Raffaello, tanto che fu necessario spostarla di notte per poterla trasportare a Firenze, sostituendola con una copia eseguita dal fiorentino Pier Dandini. Giunta a Palazzo Pitti, la pala fu appesa nell’appartamento di Ferdinando, nell’ala meridionale del primo piano. Per adattarla al contesto della collezione principesca e alla cornice lignea intagliata e dorata che ancora possiede, la pittura fu ampliata nella parte superiore dal pittore di corte Niccolò Cassana; si spiegano così il coronamento del baldacchino a forma di cono e la calotta a lacunari che ricalca quella del Pantheon a Roma. L’invenzione di Raffaello è una delle sue più memorabili per l’armonia delle figure, la delicatezza delle espressioni e la capacità di costruzione dello spazio, arioso e monumentale ma al tempo stesso misuratissimo, elementi che provano quanto Raffaello padroneggiasse con autonomia i modelli appresi a Firenze da Fra Bartolomeo, Leonardo e Michelangelo. Il restauro compiuto nei laboratori dell’Opificio delle Pietre Dure tra il 1987 e il 1991, e le recenti indagini effettuate dallo stesso istituto in occasione della iniziativa di Uffizi Diffusi hanno stabilito che la pittura ha gradi diversi di avanzamento nell’esecuzione, ma in nessun punto è del tutto completa, confermando così l’antica testimonianza vasariana.
English version
RAPHAEL’S MADONNA DEL BALDACCHINO RETURNS TO THE CATHEDRAL IN PESCIA WITH THE “UFFIZI DIFFUSI” PROJECT
The masterpiece exhibited in the cathedral until 30 July thanks to the Uffizi Diffusi project.
After more than three hundred years, Raphael’s Madonna del Baldacchino returns to the cathedral of Pescia where it was located between the sixteenth and seventeenth centuries. Until 30 July, the master’s masterpiece from Urbino can be admired inside the Turini Chapel thanks to the Uffizi Diffusi initiative, a project conceived by Eike Schmidt, director of the Uffizi Galleries, which promotes the circulation of works conserved at the florentine museum in other places in the Tuscany Region.
The Madonna del Baldacchino was created by Raphael between 1506 and 1508 and is the only work known to date, among those of large dimensions and for public use belonging to the florentine period of the great artist. The exhibition was born from the collaboration between the Uffizi Galleries, the Diocese of Pescia, the Caript Foundation and the municipality of Pescia and allows visitors to admire the masterpiece in its ancient location and in dialogue with the seventeenth-century copy by Pier Dandini, bringing the attention on the reconstruction of the historical fabric and of the artistic events linked to the genesis and fruition of the work itself. The exhibition thus acquires an important connotation of valorisation of the territory and its cultural connections.
Here is the direct link to the brochure: Raffaello.LaMadonnadelBaldacchino_depliant PDF_compressed
The exhibition can be visited every day from 10 a.m. to 8 p.m.
For security reasons, access to the Turini Chapel is allowed to a maximum of 20 people every 20 minutes. Reservations are therefore strongly recommended and can be made by accessing the website www.madonnadelbaldacchino.it
The cost of the full ticket is 12 euros, reduced by 9 euros (groups of at least 15 people, children aged 14 to 25, residents of the municipalities of the Diocese of Pescia, holders of an entrance ticket to museums belonging to the Pistoia Museum System), free for children up to 13 years. With a single ticket it is also possible to visit the Civic Museum of Palazzo Galeotti and the Libero Andreotti Gipsoteca, open from Monday to Sunday, from 10.00 to 13.00 and from 15.00 to 19.00. For all information: info@madonnadelbaldacchino.it.
Translation by the editorial staff
Commenta
Mappa
visto 264 tempi, 1 Visita oggi